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Nel tessuto urbano di Ostia Antica, porto commerciale di Roma, gli horrea rappresentano una delle tipologie architettoniche piรน emblematiche per comprendere l’organizzazione economica dell’Impero romano. Il termine horrea (sing. horreum) indicava genericamente magazzini o depositi, destinati allo stoccaggio di merci, ma anche di beni pubblici o privati come cereali, olio, vino, spezie, tessuti e materiali edilizi.
La crescita esponenziale di Ostia tra il I sec. a.C. e il II sec. d.C. fu direttamente legata alla funzione di snodo marittimo e fluviale connesso a Roma, alimentata dalla necessitร di rifornire l’Urbe di derrate alimentari e beni di consumo. In questo quadro, gli horrea costituivano l’infrastruttura essenziale del sistema annonario e commerciale romano. A partire dall’etร augustea, ma con uno sviluppo notevole sotto Traiano e Adriano, si assiste alla monumentalizzazione e moltiplicazione di queste strutture, spesso commissionate da privati ma anche gestite dallo Stato.
Gli horrea ostiensi si distinguono per una notevole varietร tipologica, ma presentano alcune costanti: piante rettangolari o quadrate, cortili centrali, ambienti voltati o a tetto ligneo, spazi modulari distribuiti attorno al perimetro. L’uso del laterizio, la presenza di suspensurae (sistemi di ventilazione e isolamento), e i sistemi di sicurezza (porte rinforzate, accessi controllati) testimoniano una progettazione attenta alla conservazione delle merci.
Tra gli esempi piรน noti vi sono:
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Horrea Epagathiana et Epaphroditiana: esempio di magazzino monumentale con facciata decorata e iscrizione dedicatoria; dimostra la partecipazione dei liberti nell’economia urbana.
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Horrea Galbana: uno dei piรน grandi complessi, probabilmente destinato allo stoccaggio dell’olio, vista la vicinanza con la piazzale delle Corporazioni e l’area portuale.
Gli horrea erano nodi attivi della circolazione di merci, legati a mercati locali e al commercio a lunga distanza. Alcuni di essi erano probabilmente affittati a privati o corporazioni (collegia), mentre altri erano riservati allo Stato romano per la gestione dell’annona, il sistema di distribuzione pubblica delle derrate.
In questo senso, gli horrea incarnano la complessa articolazione tra pubblico e privato nell’economia urbana imperiale, diventando indicatori materiali della gerarchia sociale, della logistica e delle politiche annonarie.
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